Libri, scrittori, salette e saloni.
Il 23esimo Salone del Libro di Torino in corso in questi giorni rappresenta sicuramente la più grande manifestazione nazionale legata al mondo dell'editoria.
E come tutti i grandi contenitori anche il Lingotto ospiterà gli appuntamenti conclusivi di diverse manifestazioni e iniziative che in questi ultimi mesi hanno movimentato la scena editoriale nazionale.
Lunedì 17, giornata conclusiva del Salone, il Caffè Letterario ospiterà anche la finale del concorso 8x8 a cui ho avuto occasione di partecipare, superando la selezione per la quinta e ultima serata, organizzata da Fandango Libri e vinta poi con merito da Mattia Zuccatti con il suo bel racconto: "Un'altra richiesta d'aiuto".
Potete ora leggere qui i racconti finalisti, dopo il lavoro di editing al quale sono stati sottoposti.
La serata romana nell'angusta saletta, una trentina di sedute raggrumate intorno a mezza dozzina di tavoli, è stata un'esperienza per me inedita.
Prima autolettura pubblica di un mio testo; presenza di critici, editor, agenti e scrittori e di un pubblico molto più vicino anagraficamente ai miei figli che alla mia barba brizzolata; concorrenti giovani e provenienti in gran parte dal Master della baricchiana Scuola Holden. Il tutto avrebbe potuto creare qualche imbarazzo.
Sono stato il primo a leggere e tutto sommato la lettura è filata via veloce, senza indecisioni.
Poi purtroppo sono arrivati i giudizi.
Più benevolo quello dell'editor (Ferrara), molto meno quello del critico (Gallerani) al quale però riconosco una certa dose di ragioni su difetti del quale ho acquisito anch'io consapevolezza proprio grazie alla lettura ad alta voce.
Meno concorde mi sono invece ritrovato con lo scrittore (Carta) che ha ritenuto il tema trattato ormai superato nell'era della comunicazione internettiana. Il racconto parla di perdita del lavoro, di morti bianche, di cura di familiari non autosufficienti, di immigrazione, insomma della banalità del dolore quotidiano.
Non ho potuto replicare, non ce ne è stata data la possibilità.
Ma mi sono ritrovato a considerare come un simile giudizio spiegasse bene la distanza tra un certo mondo intellettuale e la realtà quotidiana di tante, troppe persone.
Commenti
cioè, non vanno più di moda? bisogna parlare solo dei fatti che accadono dall'altra parte della barricata?
hai ragione, ma oltre alla distanza tra l'intellettuale e la realtà, mi sembra anche un giudizio in linea con la tendenza a dare più importanza all'apparenza...
Non te la prendere, continua così!
Sono stata al Salone venerdì e sabato...che bolgia!! Irraggiungibili le conferenze (come quella di Eco) con posti esauriti ancor prima di capire dove prenotarsi...Vauro idem.. alla fine ho girato fra stand, principalmente nel padiglione1 della piccola editoria, accompagnando una giovane scrittrice macedone pubblicata da Historica Ed. e sono casualmente incappata in Lucarelli in piena intervista...interrotta da un improvviso ed inspiegabile blackout...da vero giallo!!
Domani è l'ultimo giorno ma io sarò al lavoro!! :-)