Basquiat: i fantasmi, l'Italia e SAMO
"Graffiti da asporto" quelli di Basquiat, genio ingenuo che un giorno trovò la notorietà provando a vendere cartoline illustrate a Andy Warhol, che tornano a Roma per la nuova mostra "Fantasmi da cacciare".
Il graffitaro rap costituisce con Jim Morrison, Jimi Hendrix e Janis Joplin un maledetto poker di J dalle vite bruciate a 27 anni.
Il legame tra l'artista newyorkese, con sangue haitiano nelle vene, e l'Italia è storicamente forte.
Il suo esordio avviene, per dirla con Guccini, "tra la via Emilia e il West"con la prima mostra personale allestita nel 1982 a Modena, in contemporanea a quella della Grande Mela.
Ma forse c'è un legame più occulto, una connessione di senso tra l'attuale realtà italiana ed un acronimo.
Quello con il quale l'inquieto ragazzo di Brooklyn, con sangue haitiano nelle vene, firmava i graffiti disegnati a quattro mani con l'inseparabile amico Al Diaz: SAMO. Ovvero Same Old Shit !
La solita vecchia merda!
Foto da www.flickr.com
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