TAV non disturbate il manovratore !


Ragioni di un vivere civile spazzate via a colpi di manganello e l'odore dei soldi fiutato dalle gendarmerie come il sangue dalle fiere nel Colosseo. La militarizzazione del consenso prosegue col benestare dei lacchè di turno, quei direttori e giornalisti senza coraggio e la cui unica lettura rimane la velina del Potere, puntualmente elargita dai "portatori d'interesse".

Quanti anni serviranno ancora per la costruzione della TAV? Quanti setti nasali, quante braccia alzate saranno ancora bastonate? Quante migliaia di caschi blu randelleranno ancora in trasferta, ribadendo un singolare concetto di sicurezza? Per quante altre volte ancora l'Informazione con la I maiuscola non disturberà il manovratore?

Me lo continuerò a chiedere ancora lunedì, quando per percorrere 259 km di strada ferrata impiegherò quattro ore e ingannerò l'attesa leggendo poesie come questa:


Le tue rotaie




I MIEI SCAMBI

SONO SOLO CULTURALI,

MI PORTANO

DENTRO LA GALLERIA DEL TEMPO;

TIRO IL FRENO INIBITORE

E MI FERMO ALLA TUA STAZIONE.

AMO LE TUE ROTAIE,

BACIANDOTI

SOTTO LA PENSILINA.




Foto concessa in CC da Daniele Muscetta

Commenti

Stefi ha detto…
mio caro, la Valsusa resiste a suon di setti nasali rotti ma la TAV, quasi fosse una ragion di "Stato"...deve andare avanti...e non importa il tempo necessario...importa quanti soldi intorno ci girano, quanti interessi, anzi, più tempo ci vorrà e contrattempi ci saranno, tanto più qualcuno avrà da guadagnarci e da arricchirsi...il ponte sullo Stretto insegna!! E cosa vuoi che contino quattro estremisti che conservano l'ostinazione dei Celti...l'informazione non parla quasi più delle migliaia di lavoratori ogni giorno licenziati o forse sono io che ormai, non guardando più televisione e giornali, non sono informata??
Bella poesia!!

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