Londra 2012 e il bambino nascosto

XXX Olimpiade. Le immagini dei Giochi per eccellenza scorrono con continuità sugli schermi. Un flusso rutilante di gesti atletici, di tecniche al limite della profana comprensione, di centesimi di secondo, di Buckingham Palace e del Big Ben, di record ,  bandiere, inni...
Ora lo so cosa mi tiene lì a guardarle. Non è l'ammirazione per atleti sulla cui integrità ed onestà non metterei più da tempo la mano sul fuoco. Non la sempre più presunta imparzialità dei giudici di gara. E nemmeno lo sciovinismo dei nazionalisti della domenica, tutti trombette e parrucche.
E' solo colpa di un "mostriciattolo" imberbe, il bambino che è in me.

"Per tante cose sarò sempre come un bambino, ma uno di quei bambini che fin dall'inizio portano dentro di sé l'adulto, in maniera che quando il mostriciattolo diventa adulto davvero succede che a sua volta questo porta dentro di sé il bambino, e nel mezzo del cammin si verifica una coesistenza raramente pacifica fra almeno due aperture sul mondo."

J.Cortàzar da "Del sentimento di non esserci del tutto"


Foto in CC di Vinoth Chandar



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