Libri perduti, libri salvati

Libri distrutti come la raccolta completa delle tragedie di Eschilo, il seguito delle "Anime morte" di Gogol o le memorie di Lord Byron. Ma anche testi che gli autori hanno rinunciato a scrivere, come nel caso dell'Agata di Melville.
Libri che non avrebbero dovuto essere pubblicati, come quelli di Franz Kafka che aveva lasciato all'amico Max Brod indicazioni molto precise circa il destino delle sue opere: "Tutto ciò che mi lascio dietro, sotto forma di quaderni, manoscritti, lettere mie e altrui, bozzetti e così via, va bruciato fino all’ultima pagina senza essere letto"; o come nel caso dell'opera di Flaubert che, in un momento di depressione, aveva chiesto di essere sepolto con tutti i suoi manoscritti inediti.
Libri magari soltanto dispersi (nel 1922, la moglie di Hemingway fu derub
ata di una valigia contenente tutto quello che il marito aveva scritto sino ad allora)...
Sono queste storie, i molti modi, tragici o bizzarri, in cui un capolavoro può scomparire, che
Stuart Kelly racconta nel suo "Il libro dei libri perduti".

Ma senza sconfinare nel mito, più frequentemente libri editi, e solo dopo qualche stagione non più distribuiti nelle librerie, vengono mandati al macero e accomunati nella sorte ai numerosi esempi di inediti di qualità mai giunti alla pubblicazione. Un patrimonio culturale irrimediabilmente e quotidianamente destinato all'oblio perpetuo, che qualcuno sta cercando di salvare, valorizzare e mettere in rete.
E' questo infatti in sintesi lo scopo del
Progetto Biblioteche dei Libri Salvati che l'associazione umbra INTRA ha recentemente iniziato ad attuare in diversi piccoli e piccolissimi centri della regione, in collaborazione con enti e istituti pubblici tra i quali diversi enti locali.
Una piccola, grande iniziativa a difesa della cultura diffusa troppo spesso sacrificata sull'altare delle mercificazioni
.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ola' Robbe'! :-)
Su 'sta cosa dei libri perduti ci avevo scritto un post pure anche io qui: http://gruppo_lettura.blog.tiscali.it//La_faccia_nascosta_della_biblioteca_di_Babele_1791423.shtml

Ganza l'idea dei "libri perduti" :-) Però c'è pure l'altra possibilità: variare/trasformare/modulare il copyright e diffondere tramite dugitalizzazione urbi et orbi.

Ieri sera cena con il mio amico e discussione sul tema: "ma perchè scrivere qualcosa?". Beh, in Italy ci sono più scrittori che lettorri (come ci sono più "allenatori" della nazionale che calciatori...). Però questo mio amico quà legge 'na montagna di roba e scrive qualcosa (sceneggiature, in primis... ma non ci cava una lira).

Prossimamente: "recensione" su isola dei cani...

Robbe'... più passa il tempo e più nnon ho tempo...

Ciao :-)
roberto celani ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
roberto celani ha detto…
Ciao Giam, adesso me lo vado a leggere... Interessanti i libri perduti si, ma forse anche mitizzati oltre il loro merito.

Il problema è che se qua cambia la legge sul copyright cambia in modo restrittivo e a favore di quelle quattro case che fanno il bello e il cattivo tempo...

Una modulazione del copyright sarebbe utile, ma qua il reale problema è sempre quello, la serietà della gente (gli editori) e l'analfabetismo medio di ritorno (lettori).
Il tuo amico c'ha ragione, ma io ti posso dire che utilizzo quelle quattro parole che butto giù solo per sfogarmi. Sempre meglio che pagare lo psicanalista...
Il tempo? Io ormai provo a rubarlo al sonno per leggere qualcosa, ma quasi sempre vince lui...il sonno!
A proposito di tempo...a Piero ho promesso anch'io di fornire recensione ma è un mese che rinvio...
Che poi io non sono nemmeno bravo a farne.
Ciao. Alla prossima...
Anonimo ha detto…
caro Roberto,
io scrivo per un autentico bisogno ormai, del tutto personale.
sui diritti d'autore non so nulla, se sai qualcosa... il mio avvocato dice che è un campo che non gli interessa (lui è specializzato in cose civili tipo parenti che si ammazzano per eredità)e pare ci sia solo una gran confusione e fermento.
appena sai qualcosa dillo.
besos

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