FIAT: le magnifiche sorti e regressive...

Dalla caccia alle streghe di Valletta al dirigismo antisindacale di Marchionne, la parabola di un'azienda di stato con dividendi privati:
nell'immagine l'opera "quarto stato" secondo Veronica Gambula


" La più forte e tradizionale organizzazione sindacale è esposta all'estinzione nel più importante gruppo industriale del paese. La procedura per le nomine degli scrutatori, comitato elettorale e candidati prevede una dichiarazione personale firmata.
In situazioni normali era scontata, ora è la sottoscrizione di un rischio, contempla la perdita del posto di lavoro.
Anno per anno, fino al 1962, i mesi precedenti le elezioni della Commissione Interna sono dedicati, da quel che resta di uomini e mezzi dentro e fuori le fabbriche, alla ricerca affannosa delle adesioni minime necessarie per essere presenti, tenere aperta la possibilità di denuncia e critica, sottoporre valutazioni e programmi all'attenzione degli operai, nonostante tutto. Una rincorsa all'ultima firma raccolta nello spogliatoio da chi non ci si aspetta dopo tanti rifiuti, o a casa di militanti che esitano sotto lo sguardo dei familiari preoccupati, recuperando ritrattazioni, sostituendo trasferiti e licenziati.
Una delle tante lettere di minaccia, in questo caso inviata alle famiglie dei dipendenti di FIAT Avigliana, dice in bello stile mafioso del nord: 
"Il Vostro  capofamiglia ha ricevuto una lettera IMPORTANTE a lui personalmente indirizzata. Il non averla ricevuta, salvo qualche eccezione, vuol dire che per i suoi atteggiamenti politico-sindacali è considerato un elemento non fedele alla FIAT. Parlate di ciò in casa e considerate un po' se il giudizio espresso è errato. In ogni caso l'esito delle prossime elezioni della commissione interna, con l'indicazione del numero dei voti riportati dalla FIOM, dirà quanti sono i lavoratori che non hanno pensato alla propria famiglia prima di votare." 


Da "La memoria corta" di Giovanni De Stefanis Ed. EDIESSE

Commenti

Anonimo ha detto…
ne so qualcosa: mia madre ha lavorato 15 anni alla catena di montaggio, mio padre 30 in verniciatura (delegato FIOM) ora malato... passati attraverso i licenziamenti del 1980;
quando dissi loro che volevo fare domanda anch'io per andare a lavorare alla FIAT (fabbrica che ha rovinato non solo una città), mi risposero che piuttosto di lasciarmelo fare mi avrebbero ammazzato!
roberto celani ha detto…
Grazie della testimonianza diretta Angie...
Utile in particolar modo per tutti quelli, Chiamparino e Bonanni in testa che difendono un accordo che è solo un basso ricatto del tanto celebrato manager...
Anonimo ha detto…
per non parlare delle parole di Fassino (candidato a sindaco della città)!
Stefi ha detto…
...condivido in toto i sentimenti... se non vi sarà nessun'altra più seria candidatura a sinistra della non sinistra...credo che farò valare il mio diritto, messo a verbale, di non voto per mancanza di rappresentatività...dopo due mandati di Chiamparino non potrei proprio reggere un sindaco fassino...
comunque stanno vincendo loro...almeno per ora..
Tristi auguri per un anno "semi-nuovo"
Stefi

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