A scuola di bugie

La scuola pubblica cambia. Deve cambiare.
Ce lo continuano a ripetere in molti. Forse in troppi. Dobbiamo adeguarci a standards internazionali, dicono. Come far le nozze con i fichi secchi. E stando ben attenti a non penalizzare la scuola privata e confessionale, che continua a proliferare anche grazie ai soldi pubblici. Soldi che però non ci sono più da tempo per la scuola statale. 
Tagliare e misurare. Sembra uno slogan da sarta,  eppure è diventato il mantra ministeriale.
Ed eccoci allora al ruolo dell'INVALSI, organismo che avrebbe proprio il compito di monitorare e valutare il sistema scolastico attraverso prove standardizzate. Prove che dovrebbero essere ufficialmente anonime.
Ma il condizionale è d'obbligo.
Nei giorni scorsi si sono infatti tenute le prove di valutazione 2010/11. Come temuto da molti studenti, che  hanno messo in atto in qualche caso veri e propri boicottaggi, la prova è stata tutt'altro che anonima grazie ad un codice univoco e riconducibile all'identità dell'alunno presente sul modulo del test somministrato.
Creando così un vero e proprio caso di violazione della privacy attraverso domande tese ad accertare origini, condizioni di vita e situazioni familiari degli studenti interessati.
Qualcuno ha allora provato a difendersi mentendo e inventando origini cinesi e lingue ostrogote parlate abitualmente. Legittima difesa direi.
Ma quei soldi, così mal spesi, non avremmo potuto integrarli più proficuamente nei magri bilanci dei nostri sempre più fatiscenti istituti scolastici?






Foto concessa in CC da BFLV

Commenti

Enzo ha detto…
Ciao Roberto, perdona l'intrusione. Volevo ringraziarti per esserti unito al mio blog. A rileggerci, un saluto, Enzo
Alligatore ha detto…
Situazione vergognosa quella della scuola, come in altri comparti pubblici. Gelmini, Brunetta e soci, con la scusa di migliorare le cose, hanno creato dei mostri di burocrazia e dispendiosità... altro che migliorare il servizio. Ci sarà tanto da sistemare, una buona volta che se ne saranno andati ...
Chry ha detto…
Concordo perfettamente con quanto espresso da Alligatore. Un saluto Chry
Rosario ha detto…
Sfondi una porta aperta! Lo sfacelo a 360 gradi che ha investito la scuola negli ultimi 2 anni l'ha ridotta ai minimi storici. Niente funziona a livell amministrativo, i docenti sono stanchi e demotivati, gli alunni lasciati allo sbando. Istruzione, cultura, educazione? No, la scuola non è più il luogo deputato a tutto questo. Risorgerà dalle sue ceneri? Speriamo, perchè ne abbiamo bisogno davvero!

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