Corone di spine per poveri cristi

Ponzio Pilato Sacconi si affacciò alla finestra e chiese al popolo delle tute blu lì radunato in trepidante attesa:
"Volete che liberi i poveri cristi di operai o quel ladro di diritti di Barabba Marchionne?"
Sotto il pungolo degli scherani di Giuda Bonanni, e nel silenzio di troppi, si levarono isolate poche urla: Barabba, Barabba!
Ma ciò bastò al governatore romano.


Furono allora distribuite, e collocate sulla testa di ogni operaio a capo chino, corone di spine assemblate negli stabilimenti polacchi e serbi del gruppo.
Poi in un silenzio quasi irreale si udirono solo un paio di commenti rilasciati al microfono di un sorridente giornalista del TG1 MinzulPop.
Dapprima Montezemolo disse: "Il rosso sangue è sempre stato riconducibile al marchio più prestigioso del gruppo, la Ferrari."
"La covona diventevà espvessione di una stvaordinavia ricevcatezza, come l'ovologio sul polsino" replicò poi l'ultimo rampollo Agnelli.
E l'oscurità scese.

Commenti

Anonimo ha detto…
ma sai che oggi guardavo il tg3 nazionale, e mentre intervistavano un operaio davanti ai cancelli di Mirafiori (arrivava Vendola, D'Alema fuori campo disapprovava!) è mancato il segnale per quei pochi istanti sulle parole riferite alla FIAT: la stessa censura che fecero a mio padre, delegato FIOM, intervistato dai primi tg3 nell'80 (anche se allora il digitale non c'era)... solo coincidenza?
Unknown ha detto…
La Fiat e i suoi epigoni non meritano qiesti lavoratori. Che se ne vadano: senza la loro monarchia forse vedremo le cose sotto un'altra luce, altro che oscurità.
roberto celani ha detto…
@river

Se ci limitiamo all'impatto della singola vicenda cittadina, si potrebbe anche essere d'accordo con te. Torino ha già vissuto e superato altri processi di deindustrializzazione che hanno contribuito a creare in altri campi, non ultimo quello culturale, realtà di assoluto rilievo.
Ma il problema è che Marchionne è solo un apripista...dietro verrà la valanga degli imprenditori straccioni che questo paese ha fatto proliferare...
Gap ha detto…
"dietro verrà la valanga degli imprenditori straccioni che questo paese ha fatto proliferare..."

Sante e vere parole. Lo vogliamo chiamare inizio della fine?
St ha detto…
commento, post referendum, in presa diretta torinese...
penso che, a prescindere da quello che sarebbe stato e che poi è stato il risultato, Mirafiori poco dopo piuttosto che prima, chiuderà comunque i battenti!!
E ciò non è insito nei destini o negli oroscopi...bensì in una lucidissima strategia capitalistica...la storia ormai la conosciamo bene! ciò che conta sono i dividendi non le persone...di carne umana da macello è pieno il mondo..
Sento in questi giorni ancora una volta addossare la colpa alla "globalizzazione"...ma mica questa è un'entità paranormale o che altro.. non è forse il risultato delle scelte di politici e governi e stati?! cioè di umani con nome e cognome, da noi (su di me ho qualche dubbio) eletti?!...
a proposito: a favore del SI l'uscente (e per fortuna non ricandidabile) sindaco torinese, ma anche il futuro candidato (vediamo le primarie con chi le disputerà...)...
Pietà l'é morta!!...
una assai incazzata
Stefi
ps scusa lo sfogo! e
loris ha detto…
...e intanto nessuno conosce il piano industriale di Marchionne (una paginetta agitata da lontano). Come nelle migliori tradizioni del capitalismo straccione e assistito intanto Marchionne intasca un anno di cassa integrazione e poi si vedrà.
Mai azienda dovrebbe appartenere di diritto al popolo italiano che ha ripetutamente pagato le macchine che uscivano da quell'azienda.
loris ha detto…
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