Cetto LaQualunque e il Mare Nostrum a Bagnara Calabra

immagine da wikipedia.it


Il suo programma poggia sugli unici due elementi per lui indispensabili a un vero progresso : u' cemento e u' pilu... per tutti!
Cacciatore indefesso di delfini ed altri esseri viventi in via d'estinzione, nepotista al punto di collocare sua figlia come cardiochirurga nel locale ospedale per il merito non trascurabile di saper sfilettare i delfini come nessun'altra.
Insomma un uomo spregevole, ma "politico di razza" in sintonia con la gente della strada in questa Italia subnormale.

Uno insofferente a qualsiasi oppositore politico di turno al quale "non sputa per non profumarlo".

Ecco, credevo un po' ingenuamente che Cetto LaQualunque fosse il protagonista un po' bastasu (per dirla con lui) di una parodia ironica e dissacrante sulla realtà calabrese.

Poi ho visto la puntata di Report del 16 novembre scorso, dedicata alla bracconaggio e alla pesca indiscriminata, che saccheggia la residua fauna ittica dei nostri mari e soprattutto ho osservato l'atteggiamento para-mafioso di alcune famiglie di pescatori illegali di Bagnara Calabra e non solo.
Allora ho pensato che Cetto, come Licio Gelli, ha ottime possibilità di realizzare a breve il suo surreale programma elettorale...

In fondo il progetto di cementificazione totale (Ponte) c'è già, la caccia a qualsiasi animale marino anche...e 'u pilu, quello in tempi di crisi si trova sempre.



Cetto LaQualunque è un personaggio di quel geniaccio d'attore che è Antonio Albanese.


La foto è concessa in creative Commons da doda.it

Commenti

Anonimo ha detto…
mmmmm... tristissima notazione quel "in tempo di crisi si trova sempre".
Comunque (anyway, per dirla british... tu lo sai come sono british...) io ci ho sempre la stessa sensazione: noi italiani (meridionali, magari, in particolare) siamo la versione più clownesca di fenomeni molto più generali ed estesi. Nella puntata di Report a parte i calabresi che si volevano dare fuoco, con le facce toste che negavano di aver preso contributi, etc. c'erano anche compassati capitani di navi (francesi, se non erro) che svuotano letteralmente il mare del Senegal, con l'ausilio di mezzi tecnologici con led e radar e tricchiabballacche.
Vabbuò

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