La sicurezza dello sciacallo

Ora è il momento del coinvolgimento emotivo, della solidarietà nel lutto e dell'aiuto fattivo.
Ma quando verrà, il momento, e spero presto, della ricostruzione fisica e morale di questa terra e di tante esistenze, dovremo far tesoro anche di queste parole:

Marsica 1915

"Quel che più mi sorprese fu di osservare con quanta naturalezza i paesani accettassero la tremenda catastrofe. In una contrada come la nostra, in cui tante ingiustizie rimanevano impunite, la frequenza dei terremoti appariva un fatto talmente plausibile da non richiedere ulteriori spiegazioni. C'era anzi da stupirsi che i terremoti non capitassero più spesso. Nel terremoto morivano infatti ricchi e poveri, istruiti e analfabeti, autorità e sudditi. Nel terremoto la natura realizzava quello che la legge a parole prometteva e nei fatti non manteneva: l'uguaglianza. Uguaglianza effimera. Passata la paura, la disgrazia collettiva si trasformava in occasione di più larghe ingiustizie.Non è dunque da stupire se quello che avvenne dopo il terremoto, e cioè la ricostruzione edilizia per opera dello Stato, a causa del modo come fu effettuata, dei numerosi brogli frodi furti camorre truffe malversazioni d'ogni specie cui diede luogo, apparve alla povera gente una calamità assai più penosa del cataclisma naturale. A quel tempo risale l'origine della convinzione popolare che, se l'umanità una buona volta dovrà rimetterci la pelle, non sarà in un terremoto o in una guerra, ma in un dopo-terremoto o in un dopo-guerra."


Ignazio Silone, Uscita di sicurezza, 1949



Foto in CC da http://www.flickr.com/photos/28238241@N00/sets/72157594524918749/

Commenti

loris ha detto…
Difficile non riflettere molto sulle parole di Silone. Prima di quel terremoto c'era stato quello di Messina, molti anni dopo c'è stato quello in Irpinia e considerando che situazioni da baraccati sono ancora esistenti per questi due eventi la giustificazione che il peggior cataclisma avvenga durante la ricostruzione è a mio parere corretta.
mfp ha detto…
Miiii ... parole oneste, senzazioni di piombo.

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